Assai complicato delineare ed esporre, in pochi strati di parole, il mondo che ruota intorno a “Poesie di tutto l’amore”. Vicende personali, il quotidiano assimilare di esperienze riconducibili all’amore nei molteplici aspetti, sviluppano brevi trame, intime circostanze, che, come scatole cinesi, parola dopo parola, liberano il senso drammaturgico dell’ispirazione letteraria. La scrittura tagliente e provocatoria, benché mascherata da assonanze verbali dall’accezione musicale, crea immagini dal ritmo incalzante, con finale ad illusoria soluzione o ne sottolinea il pensiero scatenante.
La raccolta poetica di “Poesie di tutto l’amore”, qualora si possa immaginare una storia, si divide in cinque stanze comunicanti tra loro; la prima dedicata all’amore deluso, allo shock, al ricordo, alla debolezza, alla sofferenza; la seconda stanza dedicata all’amore puro, alla nostalgia, alla sensibilità, al dolore; la terza stanza dedicata all’amore perduto, al rancore, alla verità, al distacco; la quarta, dedicata all’amore “intorno”, agli amici, ai sogni, all’immaginazione, al passato; la quinta ed ultima stanza dedicata all’amore per noi, alla consapevolezza, alla rinascita, alla luce, alla felicità, alla fede.
Il difficile percorso della sofferenza deve ricercare necessariamente una soluzione, sublimando l’affanno in ricchezza da spendere in favore dell’amore.
La felicità è il prezioso risultato, nobile, derivante dalla trasfigurazione della sofferenza che, viceversa, allontana dalla propria dignità ogni senso critico e soluzioni condivise.
